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Channel: Come un fiorellino di rosmarino...
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QUANTI MODI DI FARE E RIFARE LA ZUPPA LOMBARDA

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                                               seconda domenica del mese alle ore 9

è il nuovo appuntamento con Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare e con tutte
                                                        le cuochine Q.M.D.F

Eccole ...eccole già pronte....buon giorno

LA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINA

buon giorno a tutte e felici di ritrovarvi dopo la pausa estiva.
Oggi andiamo a Capannori, Lucca,


a casa di Elena, blog:  A pancia piena ......
 per preparare  La zuppa lombarda

Ciao Elena, buon giorno dobbiamo dire che il nome del tuo blog contiene una grandissima verità e anche noi apine ragioniamo meglio se abbiamo la pancia piena.
Ci siamo divertite nel leggere la storia della zuppa lombarda (zuppa per i lombardi) che i lombardi non sanno neppure che cos'è.... ed emozionate nel ricordare con te la capacità,  la forza  e la tenerezza che hanno certi piatti, che sono stati cucinati per noi da persone care che non ci sono più, di fartele sentire vicino e di rasserenarti....come una carezza.
E nel ricordo della tua nonna Fosca ti diciamo come abbiamo fatto la nostra zuppa lombarda....buonissima!! 


500 gr. di fagioli borlotti
2 lt acqua
fare un trito di salvia-rosmarino-aglio
parmigiano reggiano a tocchetti gr. 30/50 gr.
8 fette di pane toscano e rametto rosmarino tritato
sale- pepe-olio evo-


Sgranare i fagioli e "gustarsi" con gli occhi il loro colore


Metterli in uno scolapasta e risciacquarli






Mettere in un tegame i due litri di acqua, mettere
i fagioli e accendere il fuoco.



Aggiungere un super profumato trito di salvia-aglio-rosmarino e due o tre scaglie di parmigiano-reggiano.
Fare bollire lentamente con tegame coperto per almeno un paio d'ore e aggiungere solo verso la fine il sale, metterlo all'inizio fa indurire le bucce dei fagioli.

 



Tritare a coltello un rametto di rosmarino:

Strofinare con uno spicchio d'aglio le fette di pane toscano a quadrotti.





Mettere un foglio di carta forno in una teglia, filo d'olio, il pane e il trito di rosmarino
passare in forno a 200° fino a doratura


Ci siamo immaginate i minatori dell'ottocento con il loro pasto caldo a buon mercato, ma squisito ...con le fette di pane toscano strofinato con un po' d'aglio e arrostito sulla gratella, messo in un piatto fondo, salato, pepato, con un giro di olio buono toscano e sopra un paio o forse tre mestoli di fagioli cannellini (noi borlotti) lessati con la loro "broda" bollente.




e l'abbiamo preparata così.....la possiamo chiamare la zuppa lombarda fai da te?!
Scodella con fagioli caldi
bottiglietta con "broda" calda da aggiungere secondo il gusto e così per
purea di fagioli
quadrotti di pane
pepe e olio buono



Una vera bontà.
Grazie Elena per averci fatto conoscere la zuppa lombarda e per averci ospitato nella tua cucina ....dove
si sta troppo bene, un grazie al trio formidabile Anna-cuochina-Ornella per il gran lavoro che fanno e a tutte le cuochine dei  quantimodidifareerifare
l'appuntamento è per le    
ORE 9 DEL 12 ottobre 2014  Sos Pabassinos di Paola
                                                 blog: Pinkopanino
Un bacio dalle 4 apine......Paola voliamo a casetta tua!

UN SALUTO ALL'ESTATE CON CREMA DI YOGURT E ALBICOCCHE E ......

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Salutiamo l'estate,  che lascia il posto all'autunno,  con una  ninna nanna che nel nostro alveare ha fatto addormentare tante volte le nostre apine più piccole e apecross  

La cicala sulla pianta
tutta estate canta..canta..
e disprezza formichina
che lavora e s'afffffffatica
ma l'inverno presto viene....
muor di fame chi cantò
e....ssssssssssssssssssss
riposa in pace e bene
........chi d'estate lavorò.
 
Certo è stata un'estate diversa .....poco sole...poca  afa...molta acqua. A metà giugno, dalle nostre parti, anche grandine che ha fatto soffrire il nostro orto Gigi e molti orti della zona.
Ma come si fa a non salutare l'estate con i colori e il profumi della sua frutta matura?!?.


Biglietto della spesa
1/2 l di yogurt bianco cremoso
400 gr. di albicocche
 (noi abbiamo anche provato kiwi, fragole, ciliegie e noci pesca
4 cucchiai di zucchero di canna
1 limone non trattato
10 amaretti
2 cucchiai di miele


Lavate bene tutta la frutta:
le albicocche tagliatele a metà, denocciolatele
il kiwi pelatelo e tagliatelo a metà
le ciliegie  tagliatele a metà, denocciolatele
le fragole togliete il picciolo e tagliatele a metà
le pesche pelatele, tagliatele a metà, denocciolatele


frullate la frutta avendo cura di tenere da parte qualche fettina per decorare


Aggiungete lo yogurt, lo zucchero di canna e un po' di succo di limone


Mescolate bene il tutto


Spennellate con il miele delle coppette monoporzione, sbriciolatevi sul fondo gli amaretti


 e versatevi sopra la crema e mettete in frigorifero a raffreddare.


Servite con una fettina di frutta e una sbriciolatina di amaretto

Kiwi
fragole e ciliegie
nocepesca
albicocca

Vista l'estate................ li abbiamo chiamati capricci estivi!!



Vi abbiamo detto della grandine di giugno e di come gli orti hanno sofferto....
.ma c'è sempre motivo di essere ottimisti.....queste sono le zucche dell'orto magico della Carla.....
Un bacio e ben arrivato autunno dalle 4 apine

PROVA TEGAME NUOVO CON ZUCCHINE TRIFOLATE FRITTATA E PERCHE NO? TOMINO IN CARTOCCIO CON....

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Siamo entrate nel nostro negozio di casalinghi preferito per "curiosare".............
 e siamo uscite, contente e convinte,  con un tegame a due manici antiaderente con rivestimento in pietra.
L'entusiasmo e l'esperienza della commessa ci ha contagiato e siccome ci raccontava del come prepara la frittata con un "niente" di olio abbiamo voluto provare anche noi.....poi come succede spesso nel nostro alveare......si fa ..si fa... molta confusuione!!   .     


Vi raccontiamo la nostra prova ....zucchine trifolate....frittata con zucchine
e non contente
tomini in cartoccio con zucchine e frittata!!!

500 gr. zucchine
2 uova
2 cucchiai pane grattato
50 gr. parmigiano reggiano grattugiato
2 tomini 
olio evo - sale - erba cipollina quanto serve

Spuntare le zucchine e lavarle,
Tagliarle prima in 4 nel senso della lunghezza e poi a quadrotti.
Mettere poco olio nel tegame uno spicchio di aglio intero e farlo dorare.
Togliere l'aglio, aggiungere i quadrotti di zucchine, alzare la fiamma e farle saltare per un minuto a fuoco vivo. Salare, abbassare la fiamma e coprire il tegame. Cuocere per una decina di minuti o fino a quando saranno tenere....ma croccanti
Prima di toglierle dal fuoco, spolverizzatele con erba cipollina


In una ciotola rompere le uova e sbatterle insieme a due cucchiai di pane grattugiato


Aggiungere una parte delle zucchine trifolate


il parmigiano reggiano grattugiato


sale e pepe a proprio gusto.


Eccolo il nostro acquisto.
Ungere con olio evo il tegame e quando è ben caldo, mettere a cucchiaiate il composto preparato


lasciare cuocere per 4/5 minuti, girando ancora un paio di volte le frittatine.


Impiattare con al centro le zucchine rimaste ed assaggiare...
Una bontà!


La prova continua...

Dividere in due parti i tomini.
Mettere sopra al mezzo tomino una frittatina legata con un filo di erba cipollina sull'altro una cucchiaiata di zucchine trifolate.


Lasciare il tegame sul fuoco per pochi minuti ......i tomini devono "cominciare" a sciogliersi.
Sono squisiti!


E se volete stupire ....perchè non prepararli in cartoccio?
Prendere un foglio di carta forno mettere al centro i due mezzi tomini, legare con un filo di erba cipollina e scaldare il tegame per alcuni minuti.


 Impiattare e decorare con tocchetti di erba cipollina


e questo è il risultato!
Cosa si può dire....prova tegame superata a pieni voti!
Un bacio dalle 4 apine

TORTA DI PALOMBO CON TRIS DI VERDURE ALL'ORIGANO

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Si!!! è proprio profumo di origano quello che sentite...e aggiungiamo origano siciliano che l'apina Frency e Apecross ci hanno portato dal loro viaggio in Sicilia.
Una meraviglia!!
Abbiamo resistito un giorno...due.....il terzo giorno abbiamo deciso di "provarlo" con una ricettina di pesce.
Al mercato del venerdì c'è il nostro banco del pesce preferito e dopo i saluti, due chiacchiere allegre ci hanno consigliato, per la ricetta che avevamo in mente,  il palombo descrivendolo così::

E' buono, nutriente, gustoso...è senza lische...ti facciamo le fette già pronte e guarda...il palombo  costa poco e di questi tempi la cosa ha il suo perché...ci saprai dire!


6 fette di palombo
4 patate
3 zucchine
3 carote
pomodori datterino
2 fette di pane
1 bicchiere di latte
sale-pepe- olio evo
pane grattugiato quanto serve
ORIGANO


Si preparano prima tutte le verdure e poi si compongono i vari strati della torta.
Sbollentare per 4/5 minuti in acqua salata le patate tagliate a fette.
Scolarle e quando sono ben asciutte cospargerle di origano
 

Pelare e affettare a rondelle le carote e le zucchine.
Farle saltare in padella, con un filo di olio, pizzico di sale per 5/6 minuti
Vanno preparate separatamente.
Tagliare a metà i  pomodori datterini e togliere i semini.


Prendere una teglia rotonda, mettere un foglio di carta forno e distribuire le fette di patate in modo uniforme
Aggiungere, se necessario, ancora origano, sale e un giro di olio evo


Distribuire sopra le patate le fette di palombo


Mettere in una ciotola il latte e mettere a bagno le fette di pane


Strizzare bene il pane e sbriciolarlo, un filo di olio, sale e abbondante origano


Mettere il il composto sopra le fette di palombo distribuendolo in modo uniforme


E adesso si gioca!!
Un giro di fettine di zucchine.
Un giro di fettine di carote


un giro di datterini


 e al centro zucchine, carote e datterini a "mò di petali di rosa" e una generosa presa di origano,


panegrattugiato e filo di olio evo.
Mettere in forno a 180° per 35/40 minuti


Eccola pronta la nostra torta....
SANTO CIELO CHE PROFUMO!


portata in tavola così....


e   finita in un battibaleno!!!.
Diremo proprio così , venerdì prossimo,  quando andremo a comperare il pesce.
Un bacio dalle 4 apine    

QUANTI MODI FARE E RIFARE SOS PABASSINOS

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                                               seconda domenica del mese ore 9

                appuntamento con Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare e
                                                     con tutte le cuochine Q.M.D.F

Eccole ...eccole come sempre allegre, concentrate e generosamente pronte a rifare la ricetta in calendario! 

LA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINA

buon giorno a tutte.....oggi si va in Sardegna da Paola

  blog Pinkopanino
per preparare tutti insieme i suoi
dolci tradizionali sardi

Oggi, noi apine, non suoniamo campanelli e non bussiamo alla porta perchè Paola ci ha assicurato che lascerà aperta la finestra della cucina ...così entriamo direttamente.
ZZZZZZzzzzzz ....Buon giorno Paola, come siamo contente di vedere la tua meravigliosa terra e rifare
i Pabassinos....che hai descritto così bene...   Viene definito come dolce tipicamente autunnale per la presenza della "pabassa", l'uvetta passa, che in origine era più facilmente reperibile dopo il periodo della vendemmia.In alcune zone poi si usa impastarli anche con la "sapa", mosto raffinato sul fuoco con l'aggiunta di aromi, che è ugualmente un prodotto che segue la vendemmia. Da qualche parte all'impasto si aggiunge della marmellata oppure la frutta secca ridotta in farina. Un'altro elemento caratteristico è quello che lega questi dolci alla ricorrenza in cui si commemorano i morti.
Erano il regalo per i bambini che andavano di casa in casa a fare la questua per i morti, oppure venivano lasciati sulle tavole apparecchiate la notte del primo novembre per le anime dei cari.


Paola ...... ci siamo innamorate dei Pabassinos!
Sono talmente generosi che vengono stupendamenti buoni togliendo e aggiungendo ingredienti diversi.
Ti raccontiamo il perchè!
Questa sotto è la tua ricetta e in rosso le nostre variazioni.
Alcune volute come le mandorle, la polvere di anice stellato e cannella, il marsala per l'uvetta passa .
Ma certo non volevamo usare 1 solo uovo!
Nel nostro alveare ...qualche volta organizzazione fa rima con ....confusione e così.....nel biglietto della spesa mancavano le uova e in frigrifero non c'era altro...1 uovo..  abbiamo comperato, però, appositamente lo strutto che di solito non usiamo...ma siamo state attente al tuo suggerimento!!

  
500 gr farina  
125 gr di zucchero
la scorza grattugiata di 1 limone grande (oppure due piccoli)
130 gr strutto
3 uova  1 uovo e poi latte per compensare
35 gr di semi anice   polvere di anice stellato
250 gr di nocciole tostate   mandorle grezze
150 gr di uva passa
1 bicchiere di marsala per l'uvetta passa
1 bustina di lievito
200 gr di zucchero a velo
confettini colorati    non in questo caso
colore giallo e verde per alimenti per ghiaccia reale


Abbiamo messo l'uvetta in ammollo nel marsala per 1 oretta ...ci piaceva con quell'aroma.
Tritato le mandorle grezze e aggiunto polvere di anice stellato e cannella "a occhio"


Abbiamo messo in una ciotola..la farina, lo zucchero, lo strutto,grattato la buccia del limone, il lievito e 1 UOVO!!
E adesso??
Ci siamo guardate e abbiamo cominciato a ridere ...prendendoci in giro per l'alta organizzazione dimostrata!!
Soluzione: abbiamo impastato con il latte......quanto basta.


aggiunto le mandorle con la polvere di anice stellato e cannella, l'uvetta ben strizzata.


L'impasto ottenuto lo abbiamo fatto riposare 1 oretta in frigorifero.


Abbiamo ripreso l'impasto e creato dei piccoli dischi che abbiamo tagliato con il coltello a forma di rombo e
fatti cuocere in forno a 180° per 20/25 minuti .

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Abbiamo preparato la ghiaccia reale con lo zucchero a velo e con il colore giallo e colore verde.
Aiutandoci con un cucchiaino abbiamo ricoperto i pabassinos


Li abbiamo passati due volte con la ghiaccia reale...lasciando asciugare fra un passaggio e l'altro.


Perchè solo gialli e verdi?


Dalle nostre parti, quando fioriscono i  topinambur è autunno!
Sono bellissimi fiori gialli che si vedono ai margini delle strade o vicino a vecchie costruzioni 


E chi meglio dei pabassinos possono essere un dolce fiore autunnale??!!

 
Grazie Paola, è stato un appuntamento bellissimo!
Grazie a Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare .......loro SI!!! sanno cos'è l'organizzazione!!
Grazie a tutte le cuochine Q.M.D.F
Un bacio e buon autunno a tutti dalle 4 apine



9 novembre 2014 Caronsei o casoncelli di Nadia
blog: Lievitati e altro di Nadia

Nadia...andiamo a studiare la tua ricetta ..per essere pronte il 9 novembre!

CONIGLIO ALLA CACCIATORA ......SI PUO' SERVIRE CON POLENTA O CON UN BEL PURE'

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Ricetta semplice?
SI
Ricetta profumata?
Di più!...Di più!
Perchè oltre al profumo "perfetto" che il rosmarino sa donare, ha il profumo di chi lo preparava per te....la nonna, la mamma e come una coccola ti chiedeva: "Lo faccio con la polenta o vuoi il purè?"
E' una ricetta che richiede il tempo della marinatura con cipolla, aceto, aglio,  rosmarino, filo d'olio   ....e poi "semplicemente" curato, in padella, con una sfumata di marsala e un tocco di rosso: la passata di pomodoro.
E' una ricetta della nostra tradizione contadina dove tutti gli ingredienti erano a portata di mano, a cominciare dal coniglio e dal cespuglio di rosmarino dietro l'angolo della casa.


coniglio a pezzetti 1 kg circa
rosmarino
5/6 spicchi aglio
5/6 bacche di ginepro
1 cipolla grossa
1 bicchiere di marsala
1 bicchiere di passata di pomodoro
olio, aceto bianco e sale grosso quanto serve

Lavare sotto l'acqua corrente i pezzi di coniglio e farli scolare molto bene.
Metterli in una ciotola con la cipolla tagliata a fette sottili, l'aglio pulito e tagliato a rondelline, le bacche di ginepro schiacciate, il rosmarino tagliato fino fino con la forbice, un giro generoso di aceto bianco, un filo d'olio e farli marinare, in frigorifero, per almeno due ore.....tutta la notte è meglio!   



La marinatura è un passaggio importante perchè riesce a fare "diventare amici" tutti gli ingredienti.



Prendere un tegame, metterlo sul fuoco, quando è ben caldo, versare i pezzi di coniglio con la marinatura e farli rosolare a fuoco medio alto, girandoli continuamente per 5/6 minuti stando attenti a non bruciare la cipolla e a non fare rilasciare acqua al coniglio che diventerebbe duro. 



sfumare con il bicchiere di marsala e lasciarla evaporare



aggiungere il bicchiere di passata di pomodoro



salare con sale grosso.
Mettere il coperchio e lasciare cuocere pianin pianino per circa 60 minuti.



noi, oggi abbiamo deciso di provare le patate rosse dell'orto (Don Abbondio) dello zio Ugo e abbiamo preparato il purè, ma il coniglio alla cacciatora servito con la polenta è sempre una festa.

le patate prima della grandinata
le patate dopo la grandinata




Quest'anno gli orti della nostra zona hanno subito una grandinata furiosa nel mese di giugno, ma nonostante tutto Don Abbondio non si è fatto abbattere e con la forza che la natura sa trovare è riuscito a donare un bel quantitativo di patate...certo meno e più piccole.... ma comunque buonissime.


Eccolo il nostro coniglio alla cacciatora .....pronto per andare in tavola...



è inutile chiedervi se ne sentite il profumo!!
Un bacio dalle 4 apine

1° novembre OGNISSANTI 2 novembre COMMEMORAZIONE DEFUNTI

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     un pensiero, un ricordo, una preghiera                             

                      Il cielo è di tutti

                                                    di Gianni Rodari
                                            
                                                     Qualcuno che la sa lunga
                                                     mi spieghi questo mistero:
                                                     il cielo è di tutti gli occhi
                                                    di ogni occhio è il cielo intero.

                                                    È mio, quando lo guardo.
                                                    È del vecchio, del bambino,
                                                    del re, dell'ortolano,
                                                    del poeta, dello spazzino.

                                                    Non c'è povero tanto povero
                                                    che non ne sia il padrone.
                                                    Il coniglio spaurito
                                                    ne ha quanto il leone.

                                                    Il cielo è di tutti gli occhi,
                                                    ed ogni occhio, se vuole,
                                                    si prende la luna intera,
                                                    le stelle comete, il sole.

                                                   Ogni occhio si prende ogni cosa
                                                   e non manca mai niente:
                                                   chi guarda il cielo per ultimo
                                                   non lo trova meno splendente.

                                                   Spiegatemi voi dunque,
                                                   in prosa od in versetti,
                                                   perché il cielo è uno solo
                                                   e la terra è tutta a pezzetti.


Un bacio dalle 4 apine

PATATE DORATE E SABBIATE AL SESAMO ...IN FORNO

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FARE DI NECESSITA' .....VIRTU'
Noi siamo convinte e innamorate di questo proverbio.
Ha un ottimismo prezioso, una bella energia positiva che con la buona volontà e un po' di fantasia può dare ottimi risultati.
Come abbiamo già scritto in un post predecente ....


le patate prima della grandinata
le patate dopo la grandinata


quest'anno gli orti della nostra zona hanno subito una grandinata furiosa nel mese di giugno, ma nonostante tutto Don Abbondio non si è fatto abbattere e con la forza che la natura sa trovare è riuscito a donare un bel quantitativo di patate...certo meno e più piccole.... ma comunque buonissime   



le piccole ...sono davvero piccole


e sbucciate con santa pazienza sono diventate una vera delizia!



Cosa ci serve?
Patate -  olio evo - rosmarino - sale grosso - bacche di ginepro - aglio - pane grattugiato - semi di sesamo
tutto Q.B. .... che vuol dire "a occhio"


Lavate e sbucciate le patate, (tagliatele a spicchi o a quadrotti se avete patate di dimensioni normali)


scottatele in abbondante acqua salata per 7/8 minuti.


Scolatele e lasciatele raffreddare nello scolapasta in modo che perdano tutta l’acqua in eccesso.
Intanto preparate un bel trito di sale grosso - alcuni spicchi di aglio senza camicia, alcune bacche di ginepro e rosmarino.


Ricoprite una pirofila di carta da forno, irroratela con un filo d’olio di oliva e versate sopra le patate, salate con il sale profumato, il pane grattugiato e 3/4 cucchiaini di semi di sesamo


ancora un filo d'olio evo e mischiate il tutto in modo da ricoprire completamente le patate con il mix di sesamo e pane grattugiato.


Terminate con alcuni rametti di rosmarino, spicchi di aglio in camicia e filo d'olio evo.
Mettete in forno già caldo a 200° per circa 20/25


A metà cottura mescolate e mettete il forno in modalità grill negli ultimi 5 minuti in modo da rosolare le patate.



Vanno servite calde e sono un contorno speciale per grandi e bambini ...


che non rimpiangeranno le patatine fritte!!!
Un bacio dalle 4 apine

QUANTI MODI DI FARE E RIFARE CARONSEI O CASONCELLI

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caronsei cappellaccio in passeggiata

                                                    seconda domenica del mese ore 9

Oggi Caronsei o Casoncelli ospiti di Nadia del blog: Lievitati e altro di Nadia



 per il nostro appuntamento preferito con Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare e con tutte le cuochine Q.M.D.F
       

LA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINA           
                                                                Ciao a tutte!!!!

 Il nostro alveare è, come spesso accade, in gran fermento e giocherellone.
    Qualcuna ha detto: Capperi! ...le apine più giovani... è una vera gallata!...che vuol dire: una meraviglia!!
    Parteciperemo con gioia a fare e rifare le ricette che come dice la cuochina sono ......                               
          
"un po' difficili da pronunciare (?-?); una ricetta greca, una giapponese ed una norvegese; una ricetta vegana, una con tanti senza, e una gluten-free; una ricetta romana, una chioggiotta e una agerolese; due ricette tutte italiane di cui una ci arriva da Parma e l'altra direttamente dalla Germania........ Praticamente per tutti i gusti, e divertimento assicurato !! 

La nostra grande, bellissima cucina è aperta a chiunque voglia cimentarsi con noi, nel rispetto delle regole della nostra iniziativa.

Siamo felici di stare insieme, mese dopo mese!"
     
Potevamo non mettere questo "menù in giro per il mondo " in questo post?
Infatti lo abbiamo messo alla fine!!

Cara Nadia la tua ricetta oltre ad essere una golosa, saporita, bellissima ricetta ha l'ingrediente più prezioso che è quello dei ricordi di momenti belli, indimenticabili che alcune ricette hanno.


Nei tuoi carosei o casoncelli ci sono le mani della tua nonna che li "preparava alla domenica aiutata da noi bambini chiassosi e alla fine tutti infarinati! " e le mani di Marco quando nel 1996 ti aiutava (la foto è talmente bella ...che parla!).
"noi non tiriamo con il mattarello la sfoglia ma con la famosa macchinetta che un tempo regalava la nonna al matrimonio" e la cosa bella che anche a casetta nostra  succedeva e succede ancora!!

caronsei a forma di spighe porta fortuna
caronsei cappellaccio in passeggiata

Nadia ci siamo divertite molto a preparare la tua ricetta e dobbiamo dirti che abbiamo giocato un po'.
Abbiamo letto che le forme e i ripieni possono essere diversi e allora via alla fantasia....
un cappellaccio per una passeggiata e tre spighe porta fortuna!
Per seguire la ricetta originale di Nadia  Caronsei o casoncelli

 Ingredienti:

Per il ripieno
300 gr. di macinato (manzo-vitello-suino)
2 carote - 1 cipolla - 3 bicchieri di passata pomodoro - sale - 5 bacche ginepro- 1 foglia alloro - 2 spicchi aglio - costa di sedano
200 gr. ricotta
200 gr. pane grattugiato
200 gr. parmigiano reggiano
2/3 uova 
noce moscata grattatina
sale se serve

Per la pasta

500 gr. farina
5 uova
se serve goccino acqua

Per condire
parmigiano reggiano grattugiato
burro fuso
pistacchi tritati

Prima di tutto abbiamo fatto il ragù.
Per questa ricetta abbiamo usato le verdure intere che abbiamo tolto a cottura ultimata e partendo a freddo...non abbiamo usato soffritto.
Abbiamo fatto sgranare la carne continuando a mescolare per una decina di minuti, abbiamo aggiunto la nostra passata di pomodoro fatta in agosto,  aggiunto le verdure intere, bacche di ginepro e foglia di alloro.
Il ragù va fatto cuocere a fuoco lento, con coperchio per circa 1ora e 1/2....anche 2 ore...  la fretta non è un buon ingrediente!


Nadia nella sua ricetta ci raccomanda ....
"Si comincia la sera prima a fare il ripieno così durante la notte tutti gli ingredienti hanno modo di amalgamarsi e asciugare un po'"

E così abbiamo fatto.... bagnato il pane grattugiato con il sugo del ragù, aggiunto la ricotta, il parmigiano reggiano grattugiato, la carne, le uova, grattata di noce moscata e per regolare di sale ....bisogna assaggiare! 
Abbiamo coperto il nostro ripieno con la pellicola e messo in frigorifero per una notte.


Al mattino fare la pasta
Mettere la farina a fontana sul tagliere, al centro rompervi le uova con le mani o con l'aiuto di una forchetta sbattere le uova e incorporarvi man mano la farina "rubata" ai bordi
Proseguire lavorando sempre con le mani fino a che tutta la farina sarà amalgamata.

E' necessario lavorare a lungo l'impasto per averlo liscio, omogeneo e compatto.
Metterlo in un sacchettino per alimenti e farlo riposare in frigorifero almeno 1 ora.


Nadia ci consiglia
"Stendere la pasta che sarà diventata elastica. Io la  divido in pezzi e la passo prima tutta nella trafila più grossa poi la copro con un canovaccio


e man mano la riprendo e la passo al 5 della mia macchina ma dipende dalle marche, deve essere sottile ma non troppo diciamo come le tagliatelle. La nonna tagliava la pasta con un bicchiere, io ho usato un coppapasta della stessa misura."


Abbiamo seguito il consiglio di Nadia e abbiamo fatto del ripieno tanti " salsicciotti poco più grandi di un dito."
"Tagliare la pasta, al centro mettere un pizzicotto di ripieno chiudere bene facendo attenzione a togliere l'aria. Poi con una forchetta passare i bordi chiudendoli ulteriormente cercando di non bucarli altrimenti in cottura si rompono, per questo motivo io uso una forchetta più piccola in plastica. Il tavolo dove sistemare i caronsei deve essere molto infarinato e poi infarinare ancora i ravioli sopra."


Ecco Nadia abbiamo fatto la forma classica..la spiga e il cappellaccio e poi



dopo averli cotti in una acqua salata per circa 5 minuti, scolati con il mescolo forato,  conditi con burro fuso, parmigiano reggiano grattugiato e spolverati di pistacchio tritato, composti nel piatto ce li siamo gustati!!
Speciali!!
Grazie a Nadia per questa delizia,  a  Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare per il loro grande lavoro e a tutte le cuochine Q.M.D.F per essere presenti a questa iniziativa.
                                                 TANTA FORTUNA A TUTTI.
Un bacio dalle 4 apine



6 dicembre 2014 Torta di miele e frutta secca di Donatella
blog L'ingrediente perduto


                                       MENU' DEI QUANTI MODIDI FARE E RIFARE
                                                                       2015

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11 gennaio 2015 Onigiridi Anna
blog: C'è di mezzo il mare







 8 febbraio 2015 La minestra trovata di Anisja
8 marzo 2015 Maritozzi di Silvia






12 aprile 2015 Lasagne verdi emiliane di Susanna




10 maggio 2015 Gnocchi di fagioli di Solema
14 giugno 2015 Patties di merluzzo di Fabiana





12 luglio 2015 Sofficini di Francesca
blog: Voglio vivere così







 

9 agosto 2015  Siamo in Vacanza

 







13 settembre 2015 Torta ciosota di Terry
11 ottobre 2015 Pilzgrostl di Maria Giovanna

8 novembre 2015 Kanellsnurrerdi Ornella

13 dicembre 2015 Vassilopita di Marina

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PROVA.......APPROVATA di ANTIPASTINO CON FINOCCHI SALMONE AFFUMICATO E CIOCCOLATO

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PROVA-APPROVATA!!
Questo antipastino è davvero ottimo, veloce e diciamolo...curioso!!
E' una ricetta che è passata in tv qualche tempo fa  ( in quale trasmissione?? ...non lo sappiamo...in casetta nostra si cambia canale alla velocità della luce) e apelaboriosa, curiosa ..curiosa per il cioccolato grattugiato sul salmone ne ha fatto degli appunti ...

    
Negli appunti sono indicate fette di pane passate al forno, noi abbiamo preferito usare dei piccoli panini che abbiamo svuotato e farciti , il cioccolato grattugiato lo abbiamo utilizzato fondente al 90%.



E adesso bliglietto della spesa:

10 panini rotondi piccolissimi
2 finocchi
cioccolato fondente al 90%
100 gr. salmone affumicato
sale olio evo limone quanto serve


Eliminare le foglie esterne dei finocchi, tagliarli in quattro parti e metterli in un ciotola di acqua con ghiaccio per 15/30 minuti....diventano tenerissimi!
Dopo averli lavati ed asciugati affettarli sottilissimi e condirli con olio, succo di limone, sale e chi vuole pepe.


Tagliare, con un coltello,  la calottina ai panini e svuotarli.
Riempirli con i finocchi, premendo leggermente


ricoprire con il salmone tagliato a striscioline e posizionare all'interno del panino, "a mo' di coperchio aperto", la calottina.


 e adesso la curiosità: grattugiare sopra al salmone il cioccolato fondente al 90%


Tutto qui?
Si tutto qui!
Anzi no, scegliete un piatto da portata, grattugiatevi sopra il cioccolato, posizionate i bocconcini decorati con le barbine dei finocchi e gustateli.
Li rifaremo per la nostra tavola di natale!
Un bacio dalle 4 apine


FAVOLOSE CROCCHETTE DI RISO

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C'era una volta un avanzino di riso bianco che se ne stava solo soletto in una ciotola di vetro dentro il frigorifero. 
Gli avanzi, si sa, sono sempre un po' tristi, ma il nostro riso bianco era molto..molto triste.
Perchè ?
Si era innamorato a prima vista di una morbida e solare crema di zucca e ricotta.
Era un avanzino anche lei: la zucca era stata cotta al forno, frullata insieme alla ricotta e utilizzata per condire una pasta....così buona, ma così buona che tutta la famiglia ne aveva apprezzato la bontà, ma soprattutto lei era molto bella e....impossibile per lui.
Mentre rimuginava sulle poche probabilità che aveva di conquistare la "bella gialla ".. lui così semplicemente bianco... 


due mani gentili ma decise, lo tirarono fuori dal frigorifero e lo appoggiarono sul piano lavoro.
"Sai cosa faccio oggi, disse apegastronoma, voglio trasformare un semplice avanzino di riso in una meravigliosa crocchetta e ci voglio mettere la crema di zucca, la granella di pistacchio..insomma fare una magia ...un po' come è successo a Cenerentola"
E fu così che prese la "bella gialla" e la versò sul riso che, dall'emozione, perse la parola e se possibile diventò ancora più bianco.
Chi non perse la parola e che dimostrò tutta la sua gioia fu proprio la crema di zucca che disse:
" Ciao, non vedevo l'ora di conoscerti e sono felice di fare con te tante meravigliose crocchette gialle come il sole e buone come solo quelle di riso sanno essere!"



una porzione di riso
una scodella di crema di zucca
2 uova
1 cucchiaio di farina
pangrattato
parmigiano grattugiato
noce moscata
50 gr pistacchi tritati



Mescolare la crema di zucca al riso, grattare un po' di noce moscata e aggiungere un uovo


aggiungere 2/3 cucchiai di pangrattato e un paio di manciate di parmigiano reggiano grattuggiato


2/3 cucchiai di granella di pistacchi (il rimanente va mischiato al pangrattato per impanare le crocchette)


Formare tante crocchette  (noi abbiamo usato le mani inumidite con l'acqua)


In una ciotola sbattere l'altro uovo con un cucchiaio di farina e un pizzico di sale.
Passare in questa pastella le crocchette, 


passarle nel pangrattato e granella di pistacchi.e metterle in una teglia ricoperta con carta forno.
Farle dorare in forno già caldo a 200° per 10/15 minuti 


Pronte per andare in tavola...il contorno di oggi insalatina, "boccioli" di datterino con pistacchi


"Ma queste crocchette sono favolose!" dice soddisfatta apegastronoma che ha fatto un assaggio al volo.
Si è vero la nostra cucina oggi ha vissuto una favola....a noi piacciono quelle che finiscono bene....Cenerentola insegna!
Un bacio dalle 4 apine

TORTA DELLE TRE TAZZE?? MA DAI... DIMMI TORTA SBRISOLONA CHE CAPISCO!!

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Apeingegnera dice a Apegastronoma:
"Lo sai che tradizionalmente veniva anche chiamata “torta delle tre tazze”, perchè le quantità dei tre ingredienti principali, farina bianca, farina gialla e zucchero venivano misurati in tre tazze della stessa capienza....e lo sai che nel nostro blogghino fiorellino non l'abbiamo ancora postata?"
Grande e divertita risata di Apegastronoma che risponde:
"Mai dai!! Dimmi Torta Sbrisolona che capisco ....e capiscono tutti è famosissima!
E' un dolce originario della città di Mantova, in Lombardia, e talmente conosciuta anche all’estero che il Comune di Mantova ha avviato le pratiche per  il riconoscimento del marchio di Denominazione di Origine Controllata (D.O.P.)
La puoi chiamare anche... sbrisulòna, sbrisolìna, sbrisulùsa o sbrisulàda...
Il nome deriva dal sostantivo brìsa, che in mantovano vuol dire briciola
 L'UFFIIII di Apeingegnera è coperto dal rumore del robot che ha iniziato a tritare le mandorle 



Biglietto della spesa
  • 200 g di mandorle(150 gr. pelate e 50 gr. non pelate)
  • 200 g di farina di mais fioretto
  • 200 g di farina bianca per dolci tipo 00
  • 200 g di zucchero di canna
  • 100 g di burro e 100 gr. di strutto (oppure 200 gr. di burro)
  • 2 tuorli d'uovo
  • la buccia di mezzo limone grattugiata e relativo succo
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 bicchierino di liquore per dolci (noi oggi il Cointreau)
  • zucchero a velo q.b. per spolverare
Mettere in una ciotola il  burro e lo strutto.
Tritare in modo grossolano le mandorle,  tenendone da parte una manciatina per la decorazione,  e aggiungerle al burro e strutto ammorbiditi


Aggiungere la farina di mais


aggiungere la farina bianca "00, la bustina di vanillina, la scorza e succo del mezzo limone


impastare o meglio sbriciolare


aggiungere lo zucchero di canna tenendone da parte 50 gr., il bicchierino di Cointreau e sbriciolare


aggiungere i due tuorli e sbriciolare


In una teglia rotonda  (30 cm. diametro) imburrata o coperta da carta da forno SBRICIOLARE  il composto senza schiacciarlo facendolo cadere a pioggia.


Completare decorando con le mandorle intere e lo zucchero tenuto a parte.



Fare cuocere in forno  preriscaldato a 170° per 45 minuti o fino a quando sarà ben dorata.


La sbrisolona di Mantova non va tagliata con il coltello, la tradizione vuole che si rompa con un pugno al centro.
Che bontà!
Un bacio dalle 4 apine

QUANTI MODI DI FARE E RIFARE LA TORTA DI MIELE E FRUTTA SECCA

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Oggi è la seconda  DOMENICA DEL MESE  e alle ore 9 abbiamo il nostro appuntamento preferito con Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare e con tutte le cuochine ...
eccole...
troppo belle!!!
sono in una splendida versione natalizia..........



tutte pronte per andare nella cucina di  Donatella del  blog L'ingrediente perduto
per rifare una buonissima ricetta tipica delle feste natalizie che la sua nonna preparava e che regala, oltre alla bontà, anche un "meraviglioso bouquet di profumi e colori"
Toc..Toc...
Ciao Donatella, ma sai che la tua ricetta ci è piaciuta così tanto che abbiamo fatto solo piccole varianti: lo zucchero di canna, non abbiamo messo i candidi, il liquore utilizzato il Cointreau  e utilizzato una teglietta con mono-porzioni...tutto qui per il resto abbiamo fatto un copia-incolla o quasi.



questi gli ingredienti e il procedimento di Donatella (in rosa)
  • Mandorle non pelate 125 gr.
  • noci già pulite 1 bicchiere (notate l'unità di misura) circa 100 gr.
  • canditi 100 gr. ( in genere uso arancio e cedro...ma mettete quelli che preferite) (non
  • miele millefiori 250 gr.
  • zucchero semolato 200 gr.( tenete da parte 2 cucchiai che polverizzerete per poi mettere sopra, oppure usate zucchero a velo)
  • la buccia ed il succo di 1 limone
  • liquore all'arancio 1 cucchiaio
  • chiodi di garofano 2, che vanno polverizzati
  • lievito chimico 1/2 bustina
  • farina 00  250 gr.
  • cannella 1 stecca che corrisponde a circa 1 cucchiaino raso di cannella macinata

Procedimento:
in una ciotola mettere la frutta secca , se volete potete anche tritarla grossolanamente, i canditi, lo zucchero, la buccia del limone con il suo succo,il liquore e le spezie macinate ( chiodi di garofano e cannella).



In un pentolino fate riscadare il  miele, appena arriva a bollore lo versate nella ciotola con gli altri ingredienti, mescolate bene...



e poi unite la farina setacciata con il lievito.


Imburrate bene bene una teglia
(noi abbiamo utilizzato una teglietta con mono porzioni e messo dei dischetti di carta forno)


e mettete in forno preriscaldato a 170° per 20 min. circa.


Aspettate che si raffreddi prima di toglierlo dalla teglia.
Come vedete dalla  foto, deve assumere un bel colorito ....ora va spolverato abbondantemente di zucchero a velo....meglio bucaneve ..... è uno zucchero a velo trattato in un certo modo che lo rende impermeabile e quindi non viene assorbito dai dolci che restano così  belli e innevati a lungo
Se volete fare lo zucchero bucaneve qui  trovate la ricetta dettagliata.

Il suggerimento di Donatella per lo zucchero a velo ci ha dato l'idea di prepararlo in diversi colori e
fare a tutte le cuochine i nostri auguri colorati!!!  

La nostra cartolina auguri




Un grazie colorato a Donatella per la "squisita" ospitalità  a Anna-cuochina-Ornella dei quantimodidifareerifare a tutte le cuochine che partecipano a questo appuntamento e
finalmente ...si vola in Giappone
                                                                    Quando?

11 gennaio 2015 Onigiridi Anna
blog: C'è di mezzo il mare

BUON ANNOA TUTTI E UN BACIODALLE 4 APINE

BAULETTO DI PANCARRE' PER UN BUFFET SPECIALE

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"Un bauletto di pancarrè?  Ma dentro cosa c'è?" chiedono incuriositi alcuni invitati.
"Tramezzini , in questo caso semplici, ma puoi farcirli con tutto quello che vuoi, adesso ti racconto...".risponde apecucirina divertita. 
Questo bauletto è stato il protagonista giocoso e "buono" del buffet che ha preparato per salutare colleghi e amici prima del cambio vita....(??) la pensione!
E' un'idea semplice se vogliamo, ma il risultato è davvero divertente e di grande condivisione.
 


Abbiamo ordinato presso il nostro panificio il pancarrè e lo abbiamo lasciato riposare un giorno prima di tagliarlo Questo "riposo" facilita l'operazione del taglio e il risultato è migliore.


Prendere un coltello per il pane e tagliare i tre lati del coperchio, il quarto lato deve rimanere intero perchè avrà il compito di chiuderlo e aprirlo.
A questo punto, per poter estrarre il pancarrè senza crosta, dobbiamo tagliare la base e tagliare, in verticale i quattro lati.
E' in realtà più difficile da spiegare che da fare!


Il risultato è questo!
Abbiamo ottenuto un contenitore vuoto di crosta che verrà riempito con piccoli quadrotti di pancarrè farciti.


e quattro o sei strisce di pancarrè senza crosta (dipende dall'altezza che si vuole lasciare)


Nel  nostro caso la farcitura è volutamente semplice (il menù del buffet prevedeva diverse preparazioni):
robiola lavorata con parmigiano reggiano grattugiato, grattatina di noce moscata e prosciutto cotto. 


Abbiamo tagliato le nostre strisce farcite al prosciutto cotto in tanti quadrotti e


le abbiamo messe all'interno del nostro bauletto, ricomponendolo...ma pronto  


per essere decorato, ammirato e


gustato!!!









A Parma può mancare il salame?
In questo caso un salame gentile di 3 Kg....
speciale!! 



Questo era il centro-tavola....anche lui giocherellone!!
Un bacio dalle 4 apine

ORESTE...IL NOSTRO TAVOLO DELLE FESTE E IL PANETTONE GASTRONOMICO DI APECUCIRINA

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Ciao a tutti,
oggi niente ricette ma due chiacchiere.
Si! .. quelle due chiacchiere leggere, allegre,  che fai proprio volentieri,  che ti fanno così bene... e che ti lasciano una bella energia ed un bel sorriso.
Dovete sapere che in casetta nostra...Oreste....dall' 8 dicembre si allunga e diventa il tavolo delle feste.
Resta sempre pronto, con tanto di tovaglia,  fino al 6 gennaio ...poi con l'arrivo della Epifania, che come dice il proverbio tutte le feste se le porta via.... anche Oreste torna di dimensioni normali.
Ve lo mostriamo in due versioni:


Vigilia di Natale...di rosso vestito,


con mini-lavagnetta segnaposto....per scrivere cose belle durante l'anno, l'immancabile panino a forma di stella di natale e 4 "grissoni" che incorniciano in modo geometrico il centrotavola.


Il centrotavola è  un mini presepio creato all'interno di una boccia di vetro, con terra, muschio per il paesaggio e corteccia per la capanna. C'è un gran fermento intorno alla capanna ....i pastori accorrono insieme alle loro pecore, il venditore di mele con la sua gerla si inginocchia e si toglie il cappello, c'è una donna che porta un otre d'acqua.....tutte le statuine sono  piccolissime (alt.2 cm.) e riescono a stare in piedi grazie ad un spillino che abbiamo fissato alla base e inserito nella terra.
E' una piccola magia vero?


Un'altra piccola magia è il panettone gastronomico di Apecucirina
Per la cena della vigilia farcito di "magro",accompagnato da crostini al salmone e stelline di pasta brisè ripiene con olive


per il pranzo di Natale farcito con salumi vari, accompagnato da coroncine di pasta sfoglia al sesamo e ciambelline di pasta brisè con pomodoro secco all'olio di oliva.
Una delizia per gli occhi e per il palato!
Ne abbiamo parlato qui panettone-gastronomico.



Per il pranzo di Natale, Oreste, il tavolo delle feste, si è di "shabby" vestito


il segnaposto "shabby-cuoricioso" portafortuna è stato cucito da apecucirina


e il centrotavola è da gustare: petali di pere caramellate con chicchi di melograno e sbriciolata di pistacchi.
E domani 1° gennaio, Oreste come si vestirà?
Ancora non lo sappiamo ...per ora i nostri auguri più belli per uno splendido fine anno!!
Un bacio dalle 4 apine

p.s. la cassetta fuori finestra che apre questo post, è stata preparata all'inizio di dicembre in occasione di un mercatino di apecucirina....vi mostremo prestissimo le fotografie!

BUON 2 0 1 5

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Ecco........Oreste il nostro tavolo delle feste di oggi 1°  gennaio 2015


Il centrotavola ha quattro mele decorate con ghiaccia reale bianca...2 0 1 5 !!!


A tutti i nostri auguri più affettuosi di
BUON ANNO!!
Un bacio dalle 4 apine

FILETTO DI BRANZINO E GAMBERONI CON UNA PANATURA...TROPPO BUONA

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Anno nuovo ...vita nuova dice il proverbio...e allora





    Un saluto alle ricette del

              2014

e pronte per la prima ricetta del 2015.
Siamo andate al mercato del venerdì e, Barbara, ci ha proposto un branzino che avrebbe sfilettato e che avremmo potuto fare al forno con una panatura ...troppo buona:
"Prendi il pane grattugiato, lo mischi a una bella manciata di corn-flakes...sai quelli per la colazione,  li triti in modo grossolano e aggiungi anche la granella di pistacchi,  stendi il tutto sopra i filetti e passi in forno a 180° per una ventina di minuti.....sentirai che bontà!"
Si poteva NON provare questa panatura??   


4 filetti di branzino
10 gamberoni
pane grattugiato
corn-flakes
pistacchi tritati
olio evo
sale profumato fatto in casetta
limone
pomodori datterini

(non ci sono le quantità perchè si va a occhio e secondo il gusto personale!!)


Prendere una teglia da forno e rivestirla con carta forno
Adagiare i filetti di branzino e spremere il succo di limone
il sale profumato
un filo d'olio evo
se si ha tempo si possono mettere in frigorifero a riposare


se il tempo non c'è .....distribuire sopra ai filetti di branzino i pomodori datterino tagliati a metà e senza semini


preparare la panatura con pane grattugiato-corn-flakes-pistacchi tritati


distribuire la panatura sui filetti e sul fondo della teglia.
Intanto lavare molto bene i gamberoni, togliere con cura il guscio e il budellino interno e lasciare solo la codina. Passarli nella panatura in eccedenza nella teglia dopo averli salati leggermente.


I tempi di cottura sono diversi, anche se noi abbiamo volutamente utilizzato la stessa teglia.
Passare in forno già caldo a 180° i filetti di branzino per circa 20 minuti, poi aggiungere i gamberoni che hanno bisogno di solo 8/10 minuti di forno.


Eccolo pronto il nostro branzino in compagnia di due gamberoni...con una panatura che è davvero...troppo buona.
Un bacio dalle 4 apine


QUANTI MODI DI FARE E RIFARE GLI ONIGIRI

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Evviva...seconda domenica del mese ..ore 9 appuntamento con la bella iniziativa ideata dalla Cuochina di
 Quanti modi di fare e rifare
Eccole.. le nostre cuochine, buon anno a tutte

LA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINA

siete pronte?
Oggi andiamo lontano ....andiamo in Giappone (siamo troppo contente e anche un po' emozionate!!!)
andiamo in una cucina speciale e da una cuochina speciale  Anna(come speciale è  Ornella)
Anna e Ornella ......conoscono MOLTO bene la cuochina dei  Quanti modi di fare e rifare

Il volo è stato ottimo e la casa di Anna non è lontana....                                                                         

C'è di mezzo il mare
vorrei essere un ponte di collegamento tra oriente ed occidente

TOC. TOC....
buon giorno Anna        
C'è di mezzo il mare
siamo arrivate!!



Tutti i pdf di Quanti modi di fare e rifare

siamo felici di essere in Giappone,
nella tua cucina che sa di buono...
che sa essere molto generosa nelle spiegazioni e dove c'è una dispensa con dentro tante cose buone, aromi, condimenti tutti Home Made,
dove i licoli  (lievito naturale in coltura liquida) sono amati e sperimentati con risultati da lasciare noi apine-apprendiste...basite (senza parole),
dove hai costruito un ponte che riesce a collegare l'oriente con l'occidente rispettando le diversità e facendone tesoro, riuscendo in questo modo ad insegnare una volta al mese la cucina italiana e poi...e poi quella meravigliosa e giocosa amicizia con la Cuochina dei  Quanti modi di fare e rifare
Vogliamo usare lo spot pubbicitario della RAI (mamma RAI) per definire affettuosamente la tua cucina
                                                        DI TUTTO, DI PIU'
dove abbiamo imparato tantissime cose.
Oggi ricetta fantastica...... a cominciare da come si deve lavare il riso!!
Per chi vuole seguire le spiegazioni di Anna ...ecco il collegamento.   
 Onigiridi Anna
per chi vuole sapere cosa abbiamo combinato (riso nel senso di risate moltissimo!!!)..... ecco la nostra proposta..
Si scrive onigiri ma si pronuncia onighiri e "si possono mangiare in qualsiasi momento ed in ogni posto, sono comodi e gustosi"e noi, dopo averli preparati e mangiati,  li possiamo definire "una coccolina".
Gli ingredienti:

300 gr. di riso Arborio superfino per risotti cottura riso alla giapponese(vedere post esplicativo)

corn-flakes tritati quanto serve
granella di pistacchi
semi di sesamo tostati
erba cipollina essicata
striscioline di crepes
acqua - sale - quanto serve



Abbiamo sostituito la tradizionale alga nori con striscioline di crepes perchè erano già pronte e usate per le lasagne al salmone che posteremo i prossimi giorni.


abbiamo lavato e cotto il riso (utilizzando una pentola di acciaio con coperchio) come Anna ci ha insegnato  qui
Una volta cotto il riso, abbiamo fatto, come dice  Anna
 " mettere in una coppetta un pizzico di sale ed un po' d'acqua e con questo bagnarsi le mani ed accarezzare gli onigiri, seguendo la loro forma, in questo modo i chicchi di riso restano attaccati."


Abbiamo modellato a mano gli onigiri...cercando di dare la classica forma triangolare e utilizzando 65 gr. di riso per ciascuno.
Abbiamo fatto aderire ai lati la granella di pistacchi, bisogna dire senza nessuna difficoltà, e anche la strisciolina di crepes ha aderito benissimo...grazie al riso "appiccicoso" 


Abbiamo proseguito con l'erba cipollina,

i semi di sesamo tostati e il corn-flakes!!


Squisiti!!
Li abbiamo portati in tavola come antipastino ...proponendoli anche come pane....
risultato??!!?
il nostro alveare ha chiesto quando li rifacciamo.
Anna, ecco le cuochine, dobbiamo ripartire,   GRAZIE  e  UN BACIO  è stata un' esperienza coinvolgente.
Questo viaggio in Giappone, ci lascia una gran voglia di conoscere di più questo meraviglioso Paese,  la sua
cultura, la sua cucina, la sua storia e.....del segno della pecora o capra ne vogliamo parlare??

LA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINALA NOSTRA CUOCHINA


Grazie ad Anna, Ornella e alla Cuochina per il loro lavoro e appuntamento per
l'8 febbraio 2015


Un bacio dalle 4 apine

LASAGNE DI CRESPELLE CON SALMONE AFFUMICATO E PESTO DI PISTACCHI...PER FARE OHH!!!

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Non solo i bambini fanno OHHH...!!
anche il nostro alveare ha fatto OHHH  !!...quando ha mangiato queste lasagne.
La lasagne sono una vera coccola, se vuoi dirla all'inglese un comfort food per eccellenza,  per noi apine sono sempre una gran bella coccola e hanno il profumo di casa che ti abbraccia.
Abbiamo già postato altre due ricette di lasagne lasagne-di-crespelle-zucca-carciofi  e
lasagne-di-crespelle-di-riso e il filo conduttore delle tre ricette sono le crespelle che sostituiscono la pasta e che rendono la lasagna ancora più "morbidosa".


CRESPELLE
per le crespelle:
200 gr farina
4 uova
50 gr. burro 
500 ml.. latte
un pizzico di sale
profumo di noce moscata


Per fare le crespelle:
Mescoliamo in una ciotola  le 4 uova, aggiungiamo la farina, il latte, un pizzico di sale, profumo di noce moscata e una noce di burro fuso.
Ottenuta una bella pastella liscia ed omogenea facciamo riposare almeno 1 oretta.
Adesso cuociamo le crespelle, mettiamo la padellina (diametro 21 cm.) antiaderente sul fuoco dopo averla spennellata con un poco di burro, versiamo con un mestolino (che sarà la misura per tutte le altre crepes) la quantità di pastella a coprire il fondo della padellina..
Una volta dorata, giriamo la frittatina e la facciamo dorare anche dall'altra parte. La togliamo dal fuoco e la mettiamo su un piatto.

nota: si possono preparare il giorno prima e conservate in frigorifero coperte con pellicola. Fra una crespella e l'altra è buona cosa mettere un foglio di carta da cucina..non si attaccheranno
Con questa dose si  preparano circa 10/11 crespelle


adesso prepariamo la besciamella

BESCIAMELLA
1 litro latte
70 gr. burro
70 gr. farina
noce moscata un pizzico
sale                un pizzico

per fare la besciamella
Per questa preparazione volevamo una besciamella "morbida" ed abbiamo usato le dosi indicate.
Noi la besciamella la prepariamo così.
Mettiamo il latte in una casseruola e lo mettiamo a scaldare.
In un tegamino facciamo sciogliere il burro e aggiungiamo (togliamo un attimo dal fuoco il tegamino) la farina setacciata e mescoliamo continuamente per alcuni minuti facendo attenzione a non farla attaccare e a non farle prendere colore.
Per dirla alla francese abbiamo ottenuto il roux, dove versiamo il latte ormai quasi bollente e usando sempre la frusta mescoliamo velocemente per circa 5 minuti. Aggiungiamo il sale e  una grattatina di noce moscata lasciamo insaporire e la besciamella è pronta...senza grumi!



prepariamo il ripieno delle nostre lasagne

RIPIENO
200  gr. salmone affumicato
250  gr. ricotta
200  gr. philadelphia
sale

100  gr. pesto di pistacchi  (pistacchi di Bronte tritati nel mixer con olio d'oliva )

parmigiano reggiano grattugiato quanto serve

per preparare il ripieno
Tagliare con il coltello il salmone a striscioline.
Mettere in una ciotola la ricotta, il philadelphia e amalgamare con cura,  aggiungere il salmone e un niente di sale (assaggiare perchè il salmone è già saporito)


e adesso la parte più divertente

 PREPARIAMO LA PIROFILA 
"Sporcare" la pirofila con un po' di besciamella, stendere il primo strato di crespelle e con i rebbi di una forchetta  stendere il ripieno,


sempre con la forchetta stendere il pesto di pistacchi


spolverizzare con parmigiano reggiano grattugiato e coprire con uno strato di besciamella


coprire con le crespelle


secondo strato:
crema con il salmone, pesto di pistacchi, parmigiano reggiano grattugiato e a seguire....fino all'esaurimento degli ingredienti.


Chiudere l'ultimo strato con besciamella e parmigiano reggiano.
Passarle in forno già caldo a 180° per circa 1 oretta.


Farle riposare 5 minuti, fare le porzioni


e servirle nei piatti con granella di pistacchio


per dirla come i bambini con tutto il bello e buono dello stupore....
OHHHH!! Sono una delizia!
Un bacio dalle 4 apine

MOUSSE DI ANANAS

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Oggi abbiamo voluto provare la mousse di ananas.
Niente di nuovo dirà qualcuno ...
E' vero!
Ci sono tantissime ricette più o meno simili, ma non avendola mai preparata ci incuriosiva parecchio, ma soprattutto volevamo provare a servirla direttamente dentro all'ananas svuotato.
E chi meglio della nostra ape ingegnera (sta preparando l'ULTIMO esame) poteva creare una base sicura all'ananas, tagliarne il ciuffo a mo' di coperchio, svuotarlo e farne un profumato contenitore da portare in tavola...e divertirsi?
Per gli ingredienti e l'esecuzione della ricetta abbiamo seguito pari pari il ritaglio che vedete qui sotto e che conserviamo "ordinatamente" da parecchio tempo....  e come tutti i nostri ritagli non sappiamo da che rivista proviene. (ordinate vero le apine?)





Gli ingredienti:
1 ananas
100 gr. di zucchero
3 uova
50 gr. farina


Abbiamo passato la polpa di ananas nel mixer ottenendo una purea


Abbiamo separato i tre tuorli dagli albumi, aggiunto lo zucchero


la farina e la purea di ananas, lavorato il tutto e trasferito in una casseruola.


Abbiamo messo sul fuoco moderato e mescolato fino all'inizio del bollore.
Tolto la casseruola dai fornelli e lasciata raffreddare.


Abbiamo montato a neve gli albumi



e incorporato delicamente alla crema di ananas.


Eccola pronta per riempire l'ananas svuotato e farla riposare in frigorifero per 3 ore


Servirla fredda ...portando direttamente in tavola il profumato-ananas-contenitore!
Un bacio dalle 4 apine

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